Elena Sartori è nata a Ravenna e ha iniziato lo studio della musica all’età di 4 anni. Si è formata studiando presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, il Conservatorio di Basilea, la Hochschule “Mozarteum” di Salisburgo e la Bach Akademie di Stoccarda. Ha conseguito la laurea superiore in Pianoforte, Organo e Composizione Organistica, Direzione di Coro e Direzione d’Orchestra con il massimo dei voti e la lode. Presso l’Università di Bologna si è laureata con il massimo dei voti e la lode in Magistero, con una tesi sul Canto Gregoriano. Suoi insegnanti di riferimento sono stati: Daniel Chorzempa per le relazioni tra musica, architettura e arti visive; Nino Albarosa per l’interpretazione del legato; Claudio Cavina per la vocalità nell’antico teatro musicale italiano. Il 5 luglio 2001 dirigendo una Messa di Costanzo Porta nella Cattedrale di Ravenna, è stata notata da Pierre Boulez, che l’ha avvicinata congratulandosi per la sua direzione e incentivandola a proseguire nella sua vita con il lavoro sugli ensemble vocali, e questo rimane uno dei ricordi più importanti nella carriera di Elena Sartori. Senza sostegni di natura politica o massonica, dal 1997 al 2017 ha svolto con successo una intensissima attività concertistica in tutto il mondo sia come solista all’organo che come maestra di coro nei Teatri italiani, ma anche come direttrice di Coro e d’Orchestra. Nel 2021, per sua incisione integrale dell’”Orfeo” di Luigi Rossi, ha ricevuto la nomination per International Classical Music Awards e la Segnalazione Speciale al Premio Abbiati del Disco. Da 22 anni dirige e sostiene personalmente lo storico “Festival Internazionale di Musica d’Organo” della Basilica di San Vitale, con 62 edizioni, è la manifestazione più antica e longeva della città di Ravenna. Poco interessata alla propria affermazione personale o a questioni di potere, è unicamente concentrata sullo studio dell’opera d’arte musicale e sulla restituzione della partitura al pubblico nel modo più accurato possibile. Non ha mai goduto di finanziamenti pubblici a sostegno della sua attività e dei suoi progetti. Dal 2017 al 2023 ha creato e messo in scena “Mafia in Classica”, un libero flash-mob di dossieraggio indipendente sui fenomeni di maschilismo, sfruttamento e corruzione nella musica classica italiana. Da allora è completamente esclusa dall’ attività discografica e concertistica dei Festival e dei Teatri italiani ed europei . È titolare della Cattedra di “Musica Vocale e Repertorio Corale” presso il Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano.